La Chiesa di Maria S.ma Immacolata di Longuelo, situata a Bergamo, rappresenta un’icona dell’architettura religiosa contemporanea, progettata con maestria da Giuseppe Pizzigoni. Costruita per servire il nuovo quartiere periferico di Longuelo, l’edificio presenta una pianta centrale caratterizzata dall’aggregazione di quattro volumi staticamente autonomi.
L’audace struttura è sorretta da cinque sottili volte in cemento armato, ciascuna con uno spessore di soli 6 centimetri. Di particolare rilevanza sono le quattro volte a doppia curvatura, mentre la quinta copre i nodi centrali, dando vita a una tensostruttura che evoca simbolicamente l’immagine di una vela o della tenda di Mosè descritta nella Bibbia.
La chiesa si distingue per la sua audacia architettonica e la capacità di Giuseppe Pizzigoni di sintetizzare forme e concetti. Ogni sezione dell’edificio è composta da ventuno aste, lavoranti sia a compressione che a trazione, che sostengono le paraboloidi iperboliche delle vele. Originariamente concepita con un’accesa tinteggiatura nei colori giallo, blu e bianco, questa caratteristica distintiva non è stata mai realizzata sui lati rivolti all’invaso interno.
La chiesa, completata nel 1965, rappresenta l’apice delle riflessioni architettoniche di Pizzigoni. La sua visione del progetto come un processo composto da fasi e momenti eterogenei, uniti dalla capacità di sintesi del progettista attraverso un uso sapiente e appassionato del disegno, è evidente in questa creazione.
Giuseppe Pizzigoni, scomparso pochi mesi dopo l’inaugurazione della chiesa, ha esteso la sua sperimentazione di volte sottili in cemento armato ad altre realizzazioni significative nella sua carriera, come l’azienda agricola a Zandobbio (1956-1960), l’impianto caseario di Torrepallavicina (1960-1964) e l’asilo nel quartiere Monterosso (1965). La Chiesa di Maria S.ma Immacolata di Longuelo rimane un’opera di grande rilevanza, elogiata dalla critica e celebrata come la summa delle idee architettoniche di Pizzigoni.
