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I modelli Quick Commerce possono funzionare?

    Ma iniziamo dalla base, cosa è il Quick Commerce?

    Il Quick Commerce è un vero e proprio modello di business ormai diffuso in America, ma che si sta sviluppando rapidamente anche in Italia.

    La struttura del business, è incentrata nettamente sull’efficienza nei processi e nei tempi di consegna, difatti il quick commerce è un ecommerce in grado di effettuare la consegna degli ordini in massimo 60 minuti, e ripeto al massimo, altrimenti non si parla di Quick Commerce.

    I consumatori sono ormai abituati dalle grandi aziende e-commerce, ad avere tempi di consegna sempre più ridotti, un tempo appannaggio solo dei big player, pensiamo ad Amazon che ha sempre fatto della velocità di consegna uno dei suoi cavalli di battaglia.

    Se si pensa solo a qualche decennio fa la consegna arrivava in 8 giorni, se andava bene, e chi comprava on line era disposto ad aspettare il suo ordine, ma ad oggi l’utente è seempre più abituato a ricevere gli ordini in tempi brevi tanto che anche i piccoli brand che si appoggiano ai corrieri espressi oggi possono raggiungere i propri clienti talvolta in meno di 24 ore.

    Ma la consegna entro i 60 minuti ha differenze notevoli con gli altri business, difatti si devono effettuare scelte oculate sulla logistica, sul catalogo e sulla tecnologia, ma non da ultimo il marketing.

    La logistica per consegnare in tempi ristretti si deve dotare di flussi e processi di lavoro super ottimizzati che permettano di preparare l’ordine in massimo 10 minuti, inoltre il raggio di azione della consegna deve essere ben calcolato, da qui la necessità di una una fitta rete di distribuzione sul territorio, ciascuna con aree di competenza specifiche.

    Per supportare tutte queste procedure e rete è necessario avere una tecnologia efficiente in grado di gestire da un Hub principale i diversi satelliti ed a loro volta gestire al meglio “l’ultimo miglio”, per questo motivo i punti logistici sono spesso negozi non aperti al pubblico ma solamente incentrati sulla distribuzione, quelli che in gergo tecnico vengono chiamati dark store.

    Non meno importante è la scelta del catalogo, infatti un Q-Commerce non può gestire la stessa quantità di articoli di un e-commerce normale, viene quindi ridotto e viene data più importanza all’ottimizzazione degli spazi ed ai tempi di picking.

    Le attività di marketing e la user experience va da se che deve essere adeguata al servizio veloce ed immediato. Un particolare studio sulla frequenza di acquisto deve essere attentamente valutato, per garantire un Life Time Value molto più alto rispetto agli altri e-commerce, essendo lo scontrino più basso.

    La deduzione finale che deriva da tutte queste differenze tra i Quick Commerce e gli e-commerce tradizionali è che si tratta di un nuovo modello di business.

    È importante anche comprendere che tutti i modelli definibili come Same Day Delivery non sono Quick Commerce. I primi infatti consegnano nello stesso giorno dell’ordine, i secondi entro 60 minuti!

    Quali sono i punti di debolezza di un Q-Commerce?

    Tra i punti di debolezza di un Quick Commerce, sicuramente c’è la necessità di raccogliere capitali elevati che serviranno a gestire la fase di startup, si deve prevedere un’ampia offerta magazzini urbani di ridotte dimensioni, inoltre avere tecnologie e processi fluidi ed ottimizzati lato gestione e lato utente, per fare scalare un modello di business di questa tipologia servono adeguate risorse essendo molto oneroso nell’avvio e con Break-even point molto dilatato nel tempo.

    Fare E-commerce contrariamente a quanto si pensa costa molto, ma per un Quick commerce i costi sono nettamente raddoppiati .